sabato 2 febbraio 2008

Oh beato terreno del vago Eupili mio, ecco al fin nel tuo seno m’accogli; e del natìo aere mi circondi, e il petto avido inondi […] Austro scortese qui suoi vapor non mena: e guarda il bel paese alta di monti schiena, cui sormontar non vale Borea con rigid’ale […] Io de’miei colli ameni nel bel clima innocente passerò i dì sereni tra la beata gente, che di fatiche onusta è vegeta e robusta.


(Giuseppe Parini, dal secondo libro delle Odi)